“Che stai facendo della tua giovinezza? Qualcuno ne sta godendo oltre a te? La tua ragazza o il tuo ragazzo? Siete già fermi a due cuori e una capanna? Ma ci vuole un condominio, una città, il mondo intero… Voi due potete essere felici se mettete a disposizione la vostra vita d’amore per gli altri, per i poveri; voi siete quel giovane che Gesù guarda e ama, che Gesù stana dai suoi loculi e accoglie nel suo amore, nei suoi sogni. C’è da puntare alto nella vita…”.
Mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina, scuote i giovani con una riflessione evangelica (“Che cosa devo fare per avere la vita eterna?”) che risponde alla domanda più profonda: “Siamo tutti in cerca di felicità, di vita bella, ma anche pulita, apprezzabile, dignitosa, buona, soprattutto piena, senza buchi che si scavano nell’anima. I buchi ve li lasciano i vostri amici che scompaiono per incidenti, giovani come voi, ve li fanno le domande che non hanno risposta di fronte al dolore, di fronte ai tradimenti anche del mondo della fede. Siamo tutti frastornati da quanto male c’è pure in noi preti, anche se non può diventare per nessuno una troppo facile scusa per non pensare più a Dio, non amare più Gesù Cristo, per disprezzare la Chiesa”.
Soprattutto, Mons. Sigalini ammonisce a non adattarsi al basso profilo (“Non ci dobbiamo mai accontentare dell’appiattimento in cui si vorrebbe far vivere le persone; occorre avere sempre diffidenza di chi ti aggancia con discorsi di mediocrità”) e rilancia: “Sperimenterete la gioia e la tenerezza di Gesù. Voi qui a Rio respirate la gioia di papa Francesco di aver posto in Gesù la sua fiducia. Lui ha risposto al vieni e seguimi e ha trovato la felicità e la sta donando a tutti noi”.