“È sufficiente per ciascuno di voi portare a casa solo ricordi, emozioni, foto e gadget?”, chiede provocatoriamente Mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, nell’ultima catechesi della Gmg, venerdì 26 luglio.
Nella risposta, l’Arcivescovo affida ai giovani “alcune parole-chiave per il vostro taccuino e diario di bordo, utile per la verifica personale e comunitaria al rientro in Italia”.
Eccole.
Sguardo: “Che sensazione si prova quando nessuno vi guarda, diventando degli anonimi, degli invisibili? Riprendete il cammino verso l’Italia cari giovani sapendo di vivere permanentemente sotto lo sguardo misericordioso di Dio Padre”.
Fermezza: “Ho l’impressione che nella nostra vita personale e nella vita delle comunità dobbiamo recuperare, e mettere in circolo, lo stile della fermezza. Fermezza intesa come rimanere radicati in ciò che vale e da senso alla nostra esistenza. Senza radici ferme e stabili non avremo alberi e frutti sani”.
Nutrimento: “In questi giorni di permanenza a Rio abbiamo visto tanti poveri; dovremmo arrossire se pensiamo alle nostre tavole e al cibo sprecato. La Gmg è anche questo: ripensare i nostri stili di vita nel concreto della vita quotidiana”, tornando ad avere fame e sete di Cristo”.