L'immagine, dipinta da Giuseppe Sala, sintetizza l'intera vicenda dei discepoli di Gesù, non solo il primo incontro vicino al Giordano. Il segno curvo di un ingresso che conduce in una casa (o al sepolcro la mattina di Pasqua?) è il segno che ci fa capire che i due discepoli sono sulla soglia della casa in cui il Signore abita. Hanno accolto il suo invito, lo hanno seguito e stanno vedendo con i loro occhi. "Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi - quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perchè anche voi siate in comunione con noi" (1 Gv 1, 1-3).
La ricerca non è mai conclusa, la casa è sempre da desiderare e la soglia è sempre da varcare. La porta è aperta anche perchè non ci sia costrizione, ma solo amorevole comunione: solo lasciandosi mettere in discussione alla domanda "Volete andarvene anche voi?" (Gv 6,67) è possibile scegliere di stare con il Signore.