Siamo lieti di segnalarvi la pubblicazione del volume Fuori dal recinto. Giovani, fede, chiesa: uno sguardo diverso, Ancora editrice, scritto dal Presidente dellOSReT, Alessandro Castegnaro, in collaborazione con Giovanni Dal Piaz e Enzo Biemmi. Il libro, che sarà nelle librerie da mercoledì 3 aprile 2013, si fonda sulle ricerche quantitative e qualitative realizzate in questi anni dal nostro Osservatorio (cfr. Scheda allegata).
Un libro appassionato, fondato su ricerche quantitative e qualitative condotte sui giovani dai sociologi dellOsservatorio Socio-Religioso Triveneto. Un testo destinato a chi opera nel campo delleducazione, con alcune concrete ipotesi di lavoro, ma anche a quanti vogliono comprendere, attraverso gli occhi delle nuove generazioni, come sta cambiando il sentimento religioso degli italiani.
I rapporti tra larga parte del mondo giovanile e Chiesa cattolica sono vicini al punto di rottura, anche in Italia. Tuttavia, ciò non significa che i giovani siano ormai indifferenti alla dimensione spirituale o non interessati al sacro. Limpressione infatti è che i giudizi, quasi unanimemente negativi, sui valori e sulla religiosità dei giovani, si basino troppo spesso su conoscenze incerte e antichi pregiudizi che le generazioni più anziane nutrono nei confronti delle nuove.
Chi sono e cosa desiderano i giovani? La sfida che oggi lanciano alla Chiesa è radicale, perché chiede una ridefinizione profonda dellidea il recinto del titolo - spesso troppo radicata, che listituzione venga prima della persona, la risposta prima della domanda, la legge prima della coscienza, lobbedienza prima della libertà. Un confronto ineludibile per la Chiesa, a meno di non immaginare per il futuro un cristianesimo estremamente minoritario e settarizzato.
Fuori dal recinto: un invito allapertura. Non da parte dei giovani a tornare nella Chiesa, ma da parte della Chiesa a tornare tra i giovani, dando loro la parola e lasciando spazio al loro protagonismo in modo che non siano una generazione priva di prerogative, e che possano vivere, almeno per qualche istante, lisola che non cè, ma che viene.